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Il miglior punk su Bandcamp: agosto 2023

Jul 20, 2023Jul 20, 2023

Bandcamp è da tempo il punto di ritrovo del punk e dell'hardcore fai-da-te di tutto il mondo, toccando la miriade di stili di sottogeneri e contribuendo a tradurre la semplice efficacia del taglia e incolla nell'era digitale. Per l'edizione di agosto delle migliori uscite punk su Bandcamp, Kerry Cardoza presenta l'anarco-punk lo-fi dei newyorkesi Eye of the Cormorant​/​Eye of the Heron, il post-punk stridente degli Scotland Water Machine, l'hardcore aggressivo di Konventio finlandese e molto altro ancora!

Il full-length di debutto del trio berlinese Fotokiller è un punk lussureggiante e oscuro, caratterizzato da una strumentazione sobria e un forte senso della melodia. Rispetto al debutto non filtrato della band nel 2020, Eerie Nostalgia è un’offerta più fluida e molto più raffinata, come dimostrato dalla versione aggiornata del sognante album conclusivo “Echoes”. La cantante Sofy emana un'aria di tranquillo sconforto simile al sommesso malumore di Soft Kill. "Asleep", con il suo synth fluttuante e il basso costante, ricorda il triste minimalismo dei Softies - il confine tra dark punk e twee è più sottile di quanto ci si potrebbe aspettare - mentre "Lovers Undercover" ha una struttura abile. "Jaded" e "Dead End" hanno un po' più di denti rispetto agli altri brani; vengono consegnati con maggiore urgenza, quest'ultima esplodendo in una sincera jam.

I punk di Glasgow Water Machine prendono strutture di canzoni apparentemente semplici e le infondono con arguzia, fascino e attitudine per gentile concessione del cantante Hando Morice. Nell'apertura “Water Machine Pt. II”, le grida energiche lasciano il posto all'armonizzazione in stile gruppo femminile. Che sia o meno l'ansia climatica che si cela dietro il minaccioso ritornello "Non fare tardi, idratati", il mix di suoni morbido-duro è opportunamente destabilizzante. Questo EP è la prima uscita in studio del quartetto, un divertente seguito della loro demo del 2022, le cui canzoni si inclinano un po' di più verso il country e il jangle pop. Il divertimento è un elemento centrale per Water Machine; non si prendono troppo sul serio, come dimostrato dal loro generoso uso del campanaccio in “Stilettos”, ma i brani sono comunque orecchiabili.

La prolifica produzione di Donna Allen non conosce limiti. Non solo fa parte del gruppo di lunga data di Austin, Chronophage, ma ha pubblicato un altro album solista (tramite ever/never records) all'inizio di quest'anno. Questa demo fa parte di un "progetto di affinità" anarco-punk incentrato sugli uccelli, con una terza uscita, Penguin, prevista per il prossimo anno. Queste tracce sono grezze e piene di energia, con una produzione lo-fi che si addice a un album da solista. La prima parte, che prende il nome dal cormorano, è piena di sintetizzatori ronzanti e voci sommesse alla Lou Barlow, con frammenti di uovo punk e peace punk inseriti. La seconda metà è più aggressiva, con chitarra metallica e strumentazione più diretta. Ma tutto è intriso dello spirito anarco-punk – come canta Allen, “Morte al capitalismo, per sempre”.

La Sorry State Records ha fatto un grande lavoro al mondo ripubblicando il debutto incisivo di questo quartetto finlandese e presentandolo a un pubblico più ampio. Un tono di chitarra croccante e una voce aggressiva dominano il loro suono, che è ravvivato da più di qualche assolo rock 'n' roll. Ogni traccia è diretta e diretta al punto, la band sfreccia con tempi veloci. La violenta “Onko susta tähän”, con il suo riff tagliente e i cori duri, è eccezionale, così come la spassosa “Et koskaan sinä”.

Uno scintillante album punk elettronico di questo duo con sede a Central Java, Indonesia. Indossando passamontagna e inveendo contro il consumismo e lo sfruttamento finanziario commesso dalla polizia, Sukatani rende politica la musica da ballo. Dall'apertura psichedelica alla più lunatica "Realitas Konsumerisme", questo disco a predominanza synth presenta traccia dopo traccia di post-punk influenzato dalla new wave. Il cantante principale Ovi è una potenza gotica sulla scia di Siouxsie Sioux; la loro voce spicca il volo, in particolare nell'affascinante "Tanam Kemandirian", una traccia che richiede un ascolto ripetuto.

Un demo non filtrato risalente al 1988 di questo trio messicano, una delle numerose ristampe recentemente pubblicate dall'etichetta di Austin Esos Malditos Punks. Il cantante Joel Abuso sputa ogni parola con veemenza, come nel proto-punk “ratas del gobierno”. Il batterista Felipe Vudú colpisce forte ma la batteria è registrata male; La chitarra metallica e distorta di Luis Maqueda ha qui la precedenza. Ma nonostante la scarsa qualità della registrazione, l’energia esplosiva e le strutture semplici ed efficaci della canzone funzionano bene: dai un’occhiata alla feroce traccia di chiusura e a “nada eres”, con il suo lento intermezzo che irrompe velocemente nella strofa successiva.